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Il mio matrimonio parte 1. Dovrete lottare per avere il giorno dei vostri sogni!


È passato davvero tanto tempo dal mio ultimo post sul blog. Ma ho una valida scusa. Mi sono sposata!!

E oggi voglio riniziare a scrivere partendo proprio da questo! Vi racconto un po’ del matrimonio.

In realtà avevo già scritto un post su questo, ma non l’ho pubblicato. Presa dall’emozione avevo descritto un sacco di cose, raccontandovi la mia giornata. Mentre stavo però per pubblicarlo ho pensato che non vi sarebbe stato molto utile, era più una pagina di mie memorie, da tenere li per rivivere quella splendida giornata.

Ho deciso di raccontavi allora un pochino tutto quello che sta dietro al matrimonio, e che mi ha fatto prendere dallo sconforto in alcuni momenti e tirare un sospiro in altri.

Io e Matteo se devo essere sincera ci siamo tirati un po’ la zappa sui piedi da soli, nel senso che abbiamo fatto diverse scelte non convenzionali che non è stato sempre facile portare avanti. Abbiamo scelto come location un posto a noi caro, che però non è uno spazio per eventi. Si tratta della sede della Lega Navale di Varese, a Laveno Mombello. È un posto meraviglioso, sul lago, dove io ho sempre sognato di dire il mio si. La magia di questo posto sta anche nel fatto che sia un posto riservato ai soci, ma non pensate a uno yatch club di lusso come quello dei telefilm!! È un luogo capiente ma allo stesso tempo intimo, un’ex caserma militare con un bel po’ di verde intorno e che da a picco sul lago, lasciata in gestione alla Lega Navale. È un posto molto suggestivo a mio avviso. Il giardino è bellissimo, e l’interno, anche se avrebbe bisogno di un restauro coi fiocchi è davvero caratteristico. Beh, come potete immaginare non è stato facile in un posto del genere organizzare il tutto. Vi dico solo che mio marito e mio cognato sono andati due giorni prima in sede a smontare letti a castello per poter liberare le stanze per il ricevimento (dato che ahimè era prevista pioggia e dovevamo quindi pensare al piano B), svuotare i saloni, e a dare una mano con i lavoretti necessari.

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Non essendoci quindi il ristorante ci siamo affidati ad un catering. Ad essere sinceri non ne abbiamo provati molti, abbiamo provato solo quello che abbiamo poi scelto, ci sono piaciuti ed abbiamo confermato. Una delle cose che ci ha spinto a confermarli subito è stata che, mentre io ero rientrata in Italia per lavoro, la mia dolce metà è rimasta ad Amsterdam per il suo di lavoro; quindi, come potete immaginare, tornava solo un fine settimana al mese circa, e partecipare agli incontri preorganizzati dai catering ci era impossibile. Quello che abbiamo scelto invece ci ha organizzato incontri privati nei rientri di Matteo. Questo è stato un grandissimo punto a favore.

Niente da dire anche sul cibo se devo essere sincera sono stati molto molto bravi.

Quello su coi ci siamo un po’ “scontrati”, invece, è stata la personalizzazione. Mi spiego meglio, io sono una rompi scatole di prima categoria. Sono ossessionata dai dettagli e ovviamente volevo che quel giorno tutto fosse come dicevo io. E quello che ho un po’ capito è che i catering (parlo in generale perché credo che su questo punto si assomiglino un po’ tutti), vi promettono un giorno da sogno, organizzato nei minimi dettagli, se però state dentro le loro impostazioni. Se mettete il fiocchettino intorno al tovagliolo avete la possibilità di scegliere tra mille varianti di nastri, se però non volete quel benedetto fiocco beh non potete pretendere molto altro. Non che io volessi i tovaglioli piegati ad elefante, ci mancherebbe. Avevo solo proposto di metterli in modo che formassero una tasca per inserire il menù, ebbene non era fattibile. Richiedeva troppo tempo. Anche il menù, sebbene compreso nel prezzo che ho pagato ho dovuto stamparmelo, tagliarmelo e piegarmelo per averlo come lo volevo. La settimana di ferragosto. Questo perché la carta che avevo scelto di utilizzare non era compatibile con la loro stampante.

Sono stata poi in ansia una settimana per la confettata. Non volevo utilizzare i loro vasi di vetro, perché non c’entravano nulla con l’atmosfera che avevo pensato. Siccome sia per le partecipazioni (che vi mostrerò più avanti) che per altre cose organizzate quel giorno avevo utilizzato delle scatole di cartone color avana io volevo quelle. Le ho preparate tutte, con i fiocchi come li volevo io, comprando confetti a sufficienza per riempirle e tutto quello che secondo me poteva servire per rendere la confettata più carina. Quando ho chiesto alla ragazza del catering se poteva pensarci lei ad allestirla la risposta è stata: solo se è già tutto pronto e devo solo appoggiarle sul tavolo. Ma porca miseria vacca, è il tuo lavoro, ti sto pagando una barcata di soldi. Cosa ti costa farlo con un po’ di passione e dirmi semplicemente si, non preoccuparti?! Io ho fatto una settimana in paranoia pensando che sarebbe uscita uno schifo perché avrebbe semplicemente messo le cose sul tavolo, senza dargli un minimo di senso estetico.

Elisa&Matteo_Wedding

Un’altra cosa che mi ha fatto molto arrabbiare è stata la risposta al mio: posizioni tu i fiori in mezzo ai tavoli se il fiorista te li porta? risposta: se è solo un vaso unico si, se sono più vasetti no, ci metto troppo. Stavamo parlando di 9 tavoli! Quanto tempo può portare via disporre dei vasetti già pronti? Beh, ovviamente il lavoro ha dovuto farlo il fiorista.

Questi atteggiamenti mi hanno fatto davvero imbestialire i giorni precedenti il matrimonio (già ero super incazzosa perché era l’unico giorno di agosto in cui davano da due settimane pioggia incessante!!!) e in quel momento l’unica cosa che volevo era essere certa che sarebbe stato tutto bello anche se non era come lo sognavo io. Ovvero in mezzo al prato in riva al lago.

La cosa che un po’ mi spiace è che, cavolo, stiamo parlando di uno dei giorni più belli nella vita di due persone!! Avrei solo voluto vedere intorno a me un po’ più di entusiasmo. Sarebbe bello che la gente che lavora in questo campo lo facesse sempre con allegria e passione. In fondo poi le spose rompi palle come me sono si e no il 5% del totale! E fatelo un po’ di sforzo in più per renderle felici, anche se non vogliono i fiocchettini sui tovaglioli per la miseria!!!

Anche col fiorista è stata una vera impresa ottenere i fiori che volevo!! E alla fine ad essere onesti non erano proprio quelli che volevo, nel senso che io li volevo arancioni, rosa e ciliegia, e invece c’erano molti fiori anche gialli e fucsia, ma va beh, nell’insieme le composizioni erano molto belle, quindi almeno su quello nonostante le mille discussioni dei mesi prima, alla fine mi sono ricreduta. Ha fatto un ottimo lavoro ed è stato molto bravo.

Il fotografo lo posiziono come via di mezzo. È stato bravissimo e le foto che ho visto finora sono davvero belle, ma subito dopo il taglio della torta è andato via, e quando finalmente eravamo scesi dalle sale e potevamo fare più foto tutti insieme ho dovuto chiedere agli amici.

È vero che era con noi dalle 8 di mattina, e sono sicura che è stata una giornata davvero molto impegnativa anche per lui; forse semplicemente ero io che avrei voluto che quel giorno non finisse più, e prolungarlo il più possibile. Però mi avrebbe fatto molto piacere se fosse stato con noi un pochino di tempo in più.

Forse a questo punto vi starete chiedendo se vi scrivo per spaventarvi! No tranquilli, alla fine poi quel giorno sarà comunque tutto bellissimo anche se diluvia quando invece pregavate da mesi per il sole. Dovete solo essere preparati. Tutto quello che potete chiedere e fare prima fatelo!!! Io mi sono accorta solo dopo di non aver chiesto ad esempio espressamente al fotografo foto da poter inserire qui nel blog con tutto quello che avevo preparato. E ovviamente mettermi a fare foto o chiedere al fotografo di farle quel giorno era l’ultimo dei miei pensieri.

Insomma non sarà sempre facile ottenere quello che vorrete (soprattutto se siete delle pignoline rompipalle), ma se davvero ci tenete, con un po’ di impegno e convinzione le cose andranno per il verso giusto.

Elisa&Matteo_Wedding

Elisa

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